Giro ufficiale
Guado del gambero
L'acqua del ceppo
Suore in collina
Piano sul piano
Ma va a Pobiga
Il puccio
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Partenza: Albiate parcheggio rotonda di via Italia, vicino alla fontana sulla strada provinciale sp6 Monza Carate.
Ci si dirige verso il centro, e proseguendo sempre dritto si arriva ad uno sterrato
che va lasciato per un sentiero sulla destra dopo aver aggirato i ruderi di
Cascina Antonia. Dopo la fattoria si scende sullo sterrato, che trasformandosi
poi in sentiero costeggia il Lambro. Si ritorna sull’asfalto, si sale e girando
a destra si attraversa il ponte e si scende a Realdino. S’imbocca la stradina
a lato della scarpata rocciosa e poi ci si mantiene lungo il Lambro entrando ad
Agliate. Si passa sotto una delle vecchie case, si gira a destra e si continua a salire.
Arrivati alla curva prima di entrare in Briosco si svolta a destra, e poi
ancora a destra in prossimità del muro di cinta di Villa Bel Dosso.
Si tiene il muro sulla sinistra finché si é obbligati a prendere
una pista ciclopedonale asfaltata che riporta su una strada aperta al traffico.
Questa va seguita fino ad Agliate ed in prossimità di una traversa si
scende nel bosco da una ripida scala in terra e si prosegue per sentieri
fino a ritornare al Lambro. Una volta ritornati su asfalto, o si ripercorre
in senso inverso il ponte salendo sulla sinistra, per poi riattraversare il
fiume poco piú a valle, oppure si va avanti, si passa sotto il ponte e
ci s’immette in una strada chiusa anche ai pedoni ma che si puó percorrere
a proprio rischio aprendo e richiudendo un piccolo cancelletto. Si sale
velocemente da una ripida strada, e dopo aver attraversato il passaggio a livello,
all’incrocio si svolta a sinistra e si prende la prima a destra dopo la curva.
In fondo alla strada si svolta a sinistra si tiene sulla destra una recinzione
e poco dopo si entra nel bosco. Al bivio si gira a sinistra e poi a destra su
un sentiero che andrà abbandonato svoltando a sinistra in
prossimità di una villa. Finita la discesa si svolta a destra rimanendo
nel bosco, e dopo essere passati sotto il ponte della ferrovia si deve
sempre tenere il grosso campo a sinistra, finché lo sterrato si trasforma in
un sentiero. Dopo 200 m si gira a destra in una piccola e ripida discesa
all’asfalto si gira a sinistra, si passa il ponte e si sale sulla destra sulla
rampa Costa Corta. All’incrocio a T si svolta a sinistra e si prosegue fino alla partenza.
Partenza: Albiate parcheggio rotonda di via Italia, vicino alla fontana sulla strada provinciale sp6 Monza Carate.
Ci si dirige verso la piazza della chiesa da pochi anni risistemata la si supera
e in località Castello si entra nel Parco della Valle del Lambro. Proseguendo
sempre dritto si scende su uno sterrato che ci porta ai ruderi di
Cascina S. Antonia. Appena aggirato l’edificio si svolta a destra tra due filari di bassi alberi e
si arriva ad una piccola fattoria. Qui si svolta a destra e comincia una
discesa a tornanti su uno sterrato sassoso che porta al Lambro. Una volta
passate le rovine di vecchi mulini ci s’immette su un sentiero che corre tra
il fiume e delle scarpate di ceppo. Poco prima d'immettersi sulla strada
asfaltata si passa da uno stretto passaggio in cui la parete di roccia
raggiunge i 6 m ed é possibile anche fare dei "traversi" in arrampicata libera.
Appena immessi sulla strada si va dritti e si comincia a salire in maniera
costante e sensibile fino allo stop, al quale bisogna girare a destra per passare
sul l'alto ponte di Realdino, che permette una vista come poche sulla
Valle del Lambro. Imboccando la discesa appena passato il ponte si arriva alle
Grotte di Realdino dov’é possibile bere da delle fontanelle di acqua sorgiva e
si prosegue sulla stretta strada che passa tra le costruzioni e la parete.
Al bivio si tiene la sinistra e costeggiando il Lambro si giunge ad un ampliamento
del alveo fluviale in cui é possibile vedere delle briglie fluviali di
dubbia utilità, qui si continua a seguire il corso del fiume e ci si addentra
nell'antico abitato di Agliate. All'incrocio con la strada principale si svolta
a destra verso Briosco e la strada comincia a salire, da prima in maniera piú
decisa per poi diventare meno pendente. La lunghezza totale é di poco meno
di 2 km e quindi possibile sfruttare la lieve pendenza del nastro d'asfalto
per qualche lavoro specifico. Arrivati al curvone prima di entrare in Briosco
si svolta a destra come per tornare indietro e poi ancora a destra in modo
da costeggiare la mura di cinta di Villa Beldosso che prima vedevamo dal basso.
Sempre tenendo il muro sulla sinistra il sentiero sale leggermente e una
volta sull'asfalto si giunge ad un piccolo complesso di case
e s'imbocca una pista ciclo pedonale che in lieve discesa arriva su una strada
poco trafficata, che riporta verso Agliate. In prossimità di una traversa sulla
sinistra si scende nel bosco con una rampa in terra piuttosto insidiosa in caso
di terreno scivoloso. Una volta giú si risale a sinistra leggermente e dopo
la seconda stazione del percorso vita si tiene la destra e si procede sempre nella
stessa direzione di massima. Qui é possibile vedere delle vecchie vasche con dei
canaletti per il passagio dell'acqua sorgiva. L'importante é non salire molto.
Una volta tornati sulla strada fatta in precedenza, al bivio si terrà la sinistra
prendendo la strada in salita, che poi si ricongiunge a quella dell'andata. Passate
le grotte ci sono due possibilità: la prima é salire sull'alto ponte e
scendere dall'altra parte tornando sui passi dell'andata, per poi passare un ponte
piú a valle e riportarsi sulla stessa sponda. Se si decide per la seconda
opzione, al bivio tenere la destra, passare sotto il ponte e costeggiando il Lambro, prendere una strada che sarebbe chiusa per motivi di sicurezza anche ai pedoni.
Se si sceglie la seconda opzione, lo si fa a proprio rischio e bisogna prestare
attenzione al passaggio su di un basso ponticello in calcestruzzo un po' conciatello.
Una volta arrivati ad una recinzione che preclude l'accesso alla strada (per chi
viene dalla direzione opposta), come per magia si vedrà un piccolo cancelletto
sulla sinistra che andrà richiuso dopo il nostro passaggio. Una volta fuori
torneremo dei ligi cittadini che percorrono strade collaudate e si comincerà a
salire sulla sinistra. Questa copre un dislivello di 50 m
in meno di 200 m di sviluppo per cui si presta molto bene per allunghi e scatti.
Si attraversa il passaggio a livello vicino alla stazione di Caló della
Monza Molteno Lecco e si continua a salire per qualche metro. La strada
con sali e scendi in mezzo a magnifiche ville arriva sulla strada che da
Rancate va a Caló. Allo stop si svolta a sinistra e dopo la curva
si gira a destra. Sul fondo della via si entra in una strada privata e costeggiando
la proprietà sulla destra ci s’immette nel bosco dopo una discesa.
Poco dopo si abbandona la recinzione, al bivio si gira a sinistra e dopo 200 metri
a destra . Ci si trova in un bellissimo bosco molto curato ed é molto
facile vedere scoiattoli. Con lievi dislivelli che ben si prestano ad allunghi,
si arriva alla Cascina Ronco recentemente ristrutturata e subito dopo una stretta
curva a destra in salita, si svolta a sinistra su una via in discesa che in alcuni
tratti presenta ancora con la sua vecchia pavimentazione. Una volta finita la
discesa si gira sulla destra e si rimane nel bosco percorrendo uno sterrato che
passa sotto la ferrovia e arriva fino al castello, se lo si lascia alle spalle svoltando
a sinistra e si procede sempre tenendo il campo a sinistra fino ad uno stretto
sentiero molto scosceso e sassoso che ci porta su un tornante della strada che
va a Rancate. Qui ci si dirige a Ponte Albiate, si percorre il ponte e si svolta
sulla rampa che in 200 m copre una dislivello di una trentina di metri.
All'incrocio a T si svolta a sinistra e si torna al punto di partenza.
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